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ChatGPT: cos’è, come si usa e quali sono i suoi limiti

Ecco cos’è ChatGPT e perché potrebbe essere lo strumento più importante dopo i moderni motori di ricerca

Chatgpt
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ChatGPT, acronimo di Generative Pretrained Transformer: è un modello di linguaggio di grandi dimensioni creato da OpenAI. Si tratta di uno strumento in grado di generare risposte simili a quelle umane, sotto forma di conversazione, servendosi di algoritmi avanzati di apprendimento automatico

Come funziona ChatGPT

Per capire come funziona ChatGPT, è bene spiegare che si tratta di un modello di linguaggio basato sull’architettura Transformer. Questa, grazie a diverse tecniche di apprendimento automatico e di elaborazione del linguaggio naturale, permette di generare testo in modo autonomo.
Si tratta di una tecnologia rivoluzionaria perché è addestrata ad apprendere ciò che gli esseri umani intendono quando pongono una domanda.
Un grande vantaggio di ChatGPT è la sua capacità di apprendere dalle conversazioni con gli utenti, così da adattarsi ogni volta e fornire risposte sempre più personalizzate.
La sua capacità di interagire in modo umano con i computer tramite una forma di dialogo conversazionale e di fornire risposte sorprendentemente umane, stupisce molti utenti.
Questo cambia sia il modo in cui gli esseri umani interagiscono con i computer, sia il modo in cui vengono recuperate le informazioni.

ChatGPT è gratis?

ChatGPT è stato creato da OpenAI, un’organizzazione di ricerca non profit con sede negli Stati Uniti. Il loro obiettivo è quello di creare tecnologie che possano essere utilizzate per risolvere problemi reali e migliorare la vita delle persone.
Per questo, attualmente, ChatGPT è gratis e per accedere basta registrare un account sul sito web (https://chat.openai.com/auth/login), e compilare il modulo per poter richiedere l’accesso. Una volta ricevuta l’approvazione, potrete finalmente accedere gratuitamente a ChatGPT.

ChatGPT diventerà a pagamento

OpenAI ha ufficializzato la prima versione a pagamento dell’innovativo chatbot che si chiamerà ChatGPT Plus. Greg Brockman, uno dei creatori di ChatGPT, ha annunciato l’arrivo della nuova versione in quanto più professionale e con capacità avanzate.
Attualmente è dedicata solo agli Stati Uniti, con un costo mensile pari a 20$, ma potrebbe estendersi anche ad altri Paesi.
Per accedere alla nuova versione basterà sottoscrivere un abbonamento che darà accesso alle migliorate funzionalità di ChatGPT:
  • Accedere in modo prioritario al sistema, anche nelle ore di punta;
  • Più rapidità nei tempi di risposta;
  • Nuove funzionalità, che verranno introdotte in futuro, a cui si avrà accesso immediato.
Inoltre, a breve sarà lanciata Chat GPT API waitlist che prevede dei piani di abbonamento a basso costo. Tra questi, anche piani aziendali e pacchetti di dati per chi ha necessità professionali.
Nonostante OpenAI stia aumentando i propri servizi, la prima versione di ChatGPT attualmente continuerà ad essere disponibile gratuitamente così che tutti possano usufruirne.
Uno dei motivi per cui sono stati introdotti diversi servizi a pagamento dipende, come risulta da una recente analisi, dalle spese che OpenAI sostiene. Parliamo di circa 100.000$ al giorno, nonché 3 milioni di dollari al mese. Il costo di queste spese ha perciò reso inevitabile la monetizzazione.

A cosa serve ChatGPT?

ChatGPT è stato progettato per generare testo in modo autonomo, con una qualità molto simile a quella scritta da un essere umano.
Questo rende il modello adatto ad una vasta gamma di applicazioni, tra cui la generazione di contenuti, la traduzione automatica, la generazione di risposte a domande, la sintesi di testo e la generazione di testo creativo.
Può essere utilizzato da una vasta gamma di aziende e professionisti, tra cui scrittori, marketer, sviluppatori di chatbot, ricercatori, traduttori e molto altro ancora.

È particolarmente utile per le aziende che vogliono generare contenuti di qualità in modo rapido ed efficiente. È un’ottima soluzione anche per i professionisti che vogliono risparmiare tempo nella generazione di testo.

ChatGPT e i suoi limiti

Innanzitutto, ChatGPT è appositamente programmato per non dare risposte tossiche o dannose, quindi evita di rispondere a tali domande. È evidente, però, che grazie al suo linguaggio avanzato e ai molti vantaggi che offre, ha anche alcuni limiti.
Ad esempio, può dare risposte poco precise o, alcune volte, del tutto errate. Questo avviene perché, nonostante sia addestrata su una grande quantità di dati, può non comprendere del tutto le sfumature del discorso umano o il contesto della conversazione in corso.
Inoltre, la tecnologia alla base di ChatGPT è più efficace nel fornire risposte specifiche basate sui fatti. Incontra maggiori difficoltà nel gestire domande a risposta aperta o concetti astratti. Il consiglio è quello di fornire indicazioni più esperte (prompt), a cui corrispondono inevitabilmente risposte migliori.
OpenAI ha comunque dichiarato di essere aperta ai feedback degli utenti, così da poter migliorare questo sistema ancora in fase di miglioramento.

ChatGPT vs Google Bard

Il successo di ChatGPT, il chatbot sviluppato da OpenAI, ha riscosso un grande successo che non è passato inosservato alle grandi e piccole realtà della Big Tech.
Infatti, a distanza di pochi mesi dall’uscita di questa tecnologia rivoluzionaria, Google annuncia il lancio di Bard:
definita da Sundar Pichai come uno strumento per “combinare l’ampiezza della conoscenza mondiale con l’intelligenza, la potenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici”, Bard utilizza le informazioni presenti sul Web per fornire risposte aggiornate e di alta qualità ed assistere le persone a sviluppare la propria conoscenza e creatività.
Ad esempio, può spiegare le ultime scoperte del telescopio spaziale James Webb ad un bambino di 9 anni o può offrire un’analisi dei migliori attaccanti di calcio in questo momento.
Attualmente è disponibile solo a un piccolo gruppo di tester scelti da Google, ma l’obiettivo è quello di ampliare rapidamente il pubblico nelle prossime settimane, rendendo Bard disponibile ad un sempre maggior numero di persone.

Qual è il migliore?

Entrambi i software sono in fase di “miglioramento”, nonostante ChatGPT sia ormai pubblico e, quindi, testato da un maggior numero di utenti.
Perciò, è difficile stabilire quale dei due sia migliore dell’altro dal momento che non è ancora stato possibile provare Bard, ma solo leggerne le caratteristiche e osservarne le prime dimostrazioni pubbliche.
Tuttavia, durante una di queste dimostrazioni, Bard ha commesso un errore significativo: quando gli è stato chiesto “come potresti raccontare le scoperte del telescopio spaziale James Webb a un bambino?”
Ha dato tre risposte: due giuste e una errata.
Infatti, ha asserito che il James Webb Space Telescope (JWST), il più grande e potente telescopio spaziale, ha catturato per la prima volta le immagini di un pianeta non appartenente al sistema solare (detto “esopianeta”).
Questa informazione è risultata errata perché le prime immagini di un esopianeta, in realtà, sono state acquisite e diffuse nel 2004, anno in cui il JWST non era ancora operativo.
Questo errore è costato a Google non solo in termini economici, ma anche e soprattutto di attendibilità.
In generale, ci sono tante perplessità sul funzionamento degli strumenti di intelligenza artificiale, in quanto la tecnologia alla loro base, recupera le informazioni da enormi fonti di dati (approccio probabilistico), invece di acquisirle da database di fatti comprovati (approccio deterministico).
Ciò che più preoccupa è che simili avvenimenti possano alimentare la disinformazione più di quanto non avvenga già sul web.
Keywords Vocabulary
ChatGPT (Generative Pretrained Transformer) è un chatbot in fase di sviluppo basato su intelligenza artificiale e machine learning, in grado di conversare in modo umano con un utente.
OpenAI è un’organizzazione a scopo di lucro che si occupa di intelligenza artificiale; ha creato ChatGPT.
Prompt ovvero le domande o richieste che vengono poste a ChatGPT per ottenere risposte coerenti e pertinenti.
Bard è uno strumento sperimentale di IA conversazionale, che usa le informazioni già presenti sul Web per poter fornire risposte aggiornate ma soprattutto di qualità alle domande che gli vengono poste.

Donatella Rinaldi

Writer & Blogger

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