JSON, acronimo di JavaScript Object Notation, è una tecnologia di programmazione che deriva da JavaScript. Con la sua sintassi più semplice e compatta rispetto a molti suoi rivali, ha conquistato il web ed è diventato uno dei formati preferiti.
JSON – JavaScript Object Notation – è una tecnologia di programmazione che struttura dati in formato testuale, il cui obiettivo è lo scambio di tali dati, principalmente tra server e applicazione web.
JSON deriva da JavaScript, infatti, la struttura di un file JSON è simile a quella utilizzata per gli oggetti JavaScript; la differenza sta nel fatto che JSON è supportato in modo nativo o tramite librerie dalla maggior parte dei linguaggi di programmazione.
JSON negli ultimi anni è diventato onnipresente sul web, soprattutto perchè possiede una sintassi più semplice e compatta rispetto a quella dei suoi rivali ed attualmente è il formato preferito per quasi tutti i servizi Web pubblicamente disponibili, e viene spesso utilizzato anche per i servizi Web privati.
✅ JSON è il formato dati più adatto per l’invio di dati tra server web, browser e applicazioni mobile, perché ha uno schema flessibile, non rigido; questo è un pro ma anche un contro, in quanto uno schema di questo tipo potrebbe complicare e non assicurare la lettura e la scrittura corretta di JSON. Il suo più grande vantaggio resta, comunque, la semplicità con cui può essere letto, compreso e, spesso, adattato al linguaggio di programmazione che preferite.
✅ Nella comunicazione da server a server JSON può rivelarsi una buona soluzione per il vostro scopo ma di sicuro non avrà la stessa chiarezza che lo contraddistingue nella comunicazione tra web e mobile.
Ci sono diversi motivi per cui conviene usare JSON:
Tra i diversi tipi di dati troviamo gli oggetti, gli array, le stringhe, i numeri e i valori booleani; di seguito, andremo ad analizzare alcuni di loro.
JSON funziona basandosi su determinati tipi di dati e di regole sintattiche che lo caratterizzano.
Partiamo subito da un esempio di oggetto JSON che ci semplificherà l’analisi nel dettaglio:
Vediamolo insieme nel dettaglio:
Quelli che abbiamo osservato sono degli esempi, ma è bene considerare che esistono diversi tipi di oggetti, più o meno complessi, caratterizzati da diverse tipologie di coppie proprietà/valore.
Possiamo notare che un array in JSON è formato da un insieme di oggetti, separati tra loro da virgole e racchiusi all’interno di due parentesi quadre.
Abbiamo detto che JSON ha molti punti a suo favore, tra cui sicuramente la sintassi semplice e compatta così come il formato facile e adattabile, ma è giusto specificare che ha anche dei limiti da prendere in considerazione quando decidiamo di adoperarlo.
Ve ne elenchiamo alcuni di seguito:
Vi sono alcuni tool molto utili quando non dobbiamo scrivere il codice partendo da zero ma vogliamo semplicemente esaminare o modificare dei dati che siano già codificati in JSON.
JSON (JavaScript Object Notation) è una tecnologia di programmazione che struttura dati in formato testuale, adatto per l’invio di dati tra server web, browser e applicazioni mobile.
Database relazionale è un tipo di database che raccoglie e organizza informazioni in dati strutturati su tabelle, righe e colonne; le tabelle sono collegate tra loro tramite relazioni.
Oggetti in JSON sono dei dati organizzati in coppie proprietà/valore, racchiusi in parentesi graffe.
Array in JSON è una sequenza di oggetti separati da virgole e racchiusi in parentesi quadre.
Stringa è una sequenza finita di caratteri, contenuta all’interno delle virgolette.
Valore booleano è un tipo di dato che comprende solo due valori, ossia vero (true) o falso (false).