Red Yard

L’importanza della sicurezza informatica aziendale
Approfondiamo alcune pratiche di cybersecurity che possono aiutare un’impresa a difendersi dalle minacce informatiche
Sicurezza informatica
Sicurezza informatica
Sicurezza informatica
Nel contesto digitale in rapida evoluzione, la sicurezza informatica è diventata una priorità imprescindibile per le piccole imprese. Con minacce sempre più sofisticate in agguato, è cruciale adottare strategie robuste per proteggere dati sensibili e preservare la continuità operativa. In questo articolo, esploreremo le sfide specifiche che le PMI affrontano e forniremo consigli pratici per rafforzare la sicurezza informatica aziendale.

Cosa si intende per sicurezza informatica

La sicurezza informatica comprende una serie di strumenti, procedure e azioni finalizzate a proteggere i sistemi informatici.
L’aspetto cruciale della sicurezza informatica è l’uso del buon senso. Questo perché la maggior parte degli attacchi informatici si verificano a causa di errori umani o distrazioni.
Oltre a questi, vi sono sicuramente programmi e tecnologie utili a proteggere l’azienda.

Le piccole imprese: bersaglio ideale per gli hacker

Si tende spesso a pensare che solo grandi aziende e multinazionali siano soggette ad attacchi da parte degli hacker.
Nulla di più sbagliato!
Le piccole e medie imprese sono, purtroppo, un bersaglio ideale per i cosiddetti cyber attacchi. Spesso, proprio in virtù delle loro dimensioni, queste aziende sottovalutano gli attacchi informatici non integrando dei sistemi adatti a proteggersi.
Risultando più vulnerabili, diventano bersaglio ideale per gli hacker.
Gli attacchi informatici compromettono sia i dati aziendali che quelli dei clienti, danneggiando l’attività e le finanze dell’azienda stessa.
Proprio per questo, è bene proteggersi e sapere come farlo nel migliore dei modi per non incorrere in queste spiacevoli situazioni (o almeno cercare di limitarle il più possibile).
Vediamo insieme come fare.

Consigli di cybersecurity

La sicurezza informatica aziendale è data principalmente da due fattori:
  • una buona strategia di cybersecurity che dovrà essere decisa in base alle necessità dell’azienda stessa e al budget a disposizione. Un consulente di sicurezza informatica sarà la figura più adatta a delineare programmi e tecnologie utili a proteggere l’azienda e i clienti.
  • accorgimenti generali che i dipendenti stessi dovrebbero adottare, come l’utilizzo di password sicure oppure evitare di connettersi a reti pubbliche come quelle dei bar o degli hotel.
Vediamo nello specifico le buone pratiche da seguire per evitare che la vostra impresa incorra in problematiche di cybersicurezza.

Formare i propri dipendenti

Il primo step fondamentale è formare i dipendenti della propria impresa sul tema della cybersecurity.
Non basta implementare misure di sicurezza tecniche, ma è bene comunicare tutte quelle che dovrebbero diventare buone abitudini per sapere come proteggersi al meglio (e lavorare in modo sicuro).
A questo scopo sono essenziali training e corsi, ma anche la conoscenza di informazioni di base come proteggere i dispositivi aziendali con password sicure.

Installare un software di cybersecurity

L’impiego di antivirus, firewall e strumenti di rilevazione delle intrusioni non fanno solo la differenza, ma sono di cruciale importanza. Il loro compito è difendere i dispositivi aziendali da malware, virus e qualunque attacco esterno che mini alla sicurezza dell’azienda.
Ma attenzione! Non basta solo installare un software di cybersecurity.
È essenziale che questi programmi vengano aggiornati costantemente nel tempo. Infatti, una vecchia versione o un mancato aggiornamento potrebbero non garantire una protezione efficace.

No alle connessioni pubbliche

Uno dei consigli più importanti è sicuramente quello di evitare il più possibile di collegarsi a reti pubbliche.
Alle reti accessibili al pubblico, come quelle degli hotel, aeroporti o centri commerciali si collegano un gran numero di persone. Così facendo, e trattandosi di una rete pubblica, le informazioni personali sono esposte e non protette.
È evidente come tali reti, spesso prive di adeguati sistemi di sicurezza, siano il luogo perfetto per attacchi informatici da parte degli hacker.

Sì alle VPN (virtual private network)

La VPN è una rete di comunicazione privata e sicura che permette di stabilire una connessione cifrata tra il tuo dispositivo (computer, smartphone o tablet) e un server remoto.
A differenza delle connessioni pubbliche, le VPN permettono agli utenti di navigare in modo sicuro e garantiscono la protezione dei dati.
Per approfondire e scoprire altre novità puoi leggere il nostro articolo “Come creare una VPN: perché è importante?”

Attenzione alle password

La scelta delle password non è scontata!
Devono essere complesse e, soprattutto, devono essere diverse per ogni account utilizzato.
password sicura
Se usassimo la stessa password per accedere alla mail, a Instagram, Facebook, siti per acquistare online, e così via, faciliteremmo il “lavoro” degli hacker.
Per evitare che si impossessino della nostra identità, è bene scegliere con cura le varie password e salvarle scrivendole su un block notes o un diario. Insomma: ovunque, fuorché su un foglio word o una “pagina digitale”.

Fare backup periodicamente

Il backup serve per creare copie di file, non facilmente raggiungibili o comunque non di visibilità pubblica.
Può essere effettuato su dispositivi fisici o su spazi di archiviazione cloud e permette di proteggersi dal cosiddetto ransomware. Si tratta di un malware, ossia un software malevolo, in grado di criptare e bloccare tutti i sistemi.
Quando attacca, si rischia la perdita di tutti i dati.
Ma come è possibile?
Può succedere proprio quando non vi è un backup dei dati o quando viene effettuato sulla macchina stessa.

Saper chiedere aiuto

Infine, ma non perché meno importante, è essenziale saper chiedere aiuto in caso di attacco o pericolo.
Come fare?
L’Unione europea mette a disposizione degli hub e dei centri per la sicurezza informatica in caso di necessità.
Quando la cybersecurity di una piccola impresa è a rischio, non bisogna aspettare ad agire e a contattare anche le autorità nazionali che saranno sicuramente in grado di rispondere all’emergenza informatica in corso.

Quali sono gli attacchi informatici più comuni che un’azienda può subire?

Dos e Ddos

Dos (Denial of Service) e DDoS (Distributed Denial-of-Service) sono attacchi informatici che consistono nel sovraccaricare un sito web o una risorsa di rete allo scopo di renderli non disponibili.
Qual è la differenza tra i due?
  • Nel caso del Dos il traffico viene generato dalla stessa macchina o dallo stesso indirizzo IP;
  • Il DDos, invece, genera traffico da IP e macchine diverse e le richieste avvengono tutte contemporaneamente.
L’hacker, per ottenere questo sovraccarico di traffico indesiderato, si serve di malware e di tutte le lacune di sicurezza di un sito o di un applicazione web. Questo gli consente di infettare e assumere il controllo con maggiore facilità.

Ransomware

Il ransomware è un software malevolo. Ha la capacità di infiltrarsi nei computer aziendali, bloccandone l’accesso e mettendo a rischio tutti i dati e le informazioni presenti sulla macchina.
Questo sofisticato attacco informatico si basa sulla cifratura dei dati. Viene spesso richiesto un riscatto all’azienda colpita, solitamente in bitcoin, per ripristinare l’accesso ai propri dati.
Se la vittima non soddisfa le richieste entro il tempo stabilito, i dati possono andare persi irreversibilmente.
Ransomware
La maggior parte degli attacchi ransomware inizia attraverso e-mail dannose, contenenti spesso collegamenti a siti web controllati da malintenzionati o allegati dannosi con codice che scarica il malware una volta aperto. Gli sviluppatori di ransomware integrano spesso funzionalità che impediscono agli utenti di rimuovere l’applicazione senza prima pagare il riscatto.
La rimozione del ransomware è possibile. Invece, recuperare i file senza il pagamento del riscatto è possibile solo se si dispone di un backup.

CryptoLocker

Il CryptoLocker si può diffondere in due modi:
  • Penetra nei sistemi di computer già integrati in una botnet.
  • Arriva mediante e-mail camuffate come provenienti da fonti affidabili, come una banca con l’invio dell’estratto conto, le Poste Italiane con la ricevuta di una raccomandata. All’interno di questi messaggi elettronici si cela un inganno: un allegato da scaricare, spesso mascherato come un file PDF.
Questo file si presenta in realtà come un eseguibile (.exe), occultato all’interno di un file compresso. I malintenzionati sfruttano il fatto che i sistemi operativi più recenti di Windows, di default, nascondano le estensioni dei file, portando gli utenti a cliccare su un file che apparentemente sembra un innocuo documento PDF. Tuttavia, si tratta di un grave errore che può condurre all’installazione del CryptoLocker sul proprio sistema.
Per difendersi in maniera efficace dal CryptoLocker, è consigliabile seguire alcune pratiche preventive:
  • Mantenere costantemente aggiornato il sistema operativo e installare un antivirus affidabile e regolarmente aggiornato.
  • Evitare di cliccare in modo impulsivo, prestando attenzione sia alle estensioni dei file che all’origine delle e-mail.
  • Creare e aggiornare regolarmente un backup dei dati. In caso di infezione da malware, questa copia rimane intatta, offrendo l’opportunità di ripristinare l’intero sistema all’occorrenza.
Se il CryptoLocker attacca il tuo sistema, è fondamentale rimuoverlo senza indugi.

Phishing

Il phishing rappresenta una forma di frode che manipola le vittime, spingendole a divulgare informazioni sensibili.
Vengono impiegate varie tecniche per attirare la vittima verso l’inganno, ma la tattica predominante è quella di imitare o falsificare una fonte affidabile, come un collega, un istituto bancario o un ente governativo.
In questa pratica, la vittima riceve un’e-mail o un messaggio di testo che sembra provenire da una fonte fidata. Questa comunicazione contiene informazioni progettate per instillare paura nella vittima, spingendola a visitare un sito web e intraprendere azioni immediate per evitare conseguenze negative. Nel caso in cui l’utente cada nella trappola e clicchi sul link fornito, viene reindirizzato verso un sito web che simula fedelmente un sito legittimo.
A questo punto, all’utente viene richiesto di fornire le proprie credenziali, come nome utente e password. Se l’utente, per sua ingenuità, segue la richiesta, le informazioni vengono trasmesse al truffatore, che le sfrutta per rubare identità. Il phishing, dunque, sfrutta la fiducia ingannevole per mettere a rischio la sicurezza e la privacy delle vittime.
Keywords Vocabulary
Botnet è una rete di computer zombie controllabili da remoto e utilizzati anche per attacchi cibernetici su scala mondiale

Donatella Rinaldi

Writer & Blogger

L’importanza della sicurezza informatica aziendale
SHARE

Lascia un commento!

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento!

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *